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Raks Sharki

Dipinto in colori stilo Art Brut

 “Madonna, che bella è questa musica! So cos’è… sono le donne che fanno Raks Sharki nell parco in fronte della casa mia. Li vedo domenica, quando vado a qualche parte.

Senza pensare mi alzo e comincio a ballare. La testa, le mani, i piedi e il ventre… tutto il corpo si muove, godendo il ritmo e il movimento.

Lascio che la musica mi porti lontano e, a la volta, cerco di pensare nella mia vita.

Niente è come pensava che fosse…

Sono stata molto responsabile e impegnativa da sempre. Ho studiato bene nella scuola, nella università. Sto lavorando durissimo adesso. Fa cinque anni ho cominciato in questo Studio d’Ingegneria, molto prestigioso a livello internazionale, e non mi sono fermata… Non mi ricordo de l’iltima volta d’aver fatto vacanze, ni ferie, ni congedo per malattia…

Ho ventotto anni, ma non ho visto niente in realtà. Non ho fidanzato, nemmeno una pianta, perché ho tempo soltanto per lavorare.

Sono la più giovane architetta della nostra società e alcuni dei nostri clienti vogliano lavorare soltanto con me.

Sono molto contenta, perché ho potuto realizzare il mio sogno… Ma ho perso tante cose… Ho perso tutti i compleanni della mia famiglia, il battesimo della mia preziosa nipotina, le nozze della mia migliore amica.

Ma davvero ne vale la pena? Non so perché l’ho fatto così.

In realtà, lo so. Sono così, mi piace fare tutto bene. Doveva essere all’altezza della responsabilità e della fiducia che mi hanno mostrato nel lavoro, non poteva sbagliare, ni fallire.

Ma, può darsi, che questo è troppo.

Non era necessario avere esito a ventotto anni, a trentacinque andava bene lo stesso. Si può fare le cose bene, senza pressione, pero. Sapere dire di no, rifiutare un progetto nuovo o una nuova responsabilità…

È difficile accettare la realtà, ma mi sono accorto adesso, che ho invidia di cueste donne, che hanno trovato un’hora, per stare da soli con la musica. Senza pensare nei bambini, nel lavoro de domani…

Adesso lo so, che c’è un’alternativa per me… Poso lavorare ed avere una vita piena d’ emozioni e stare vicino alla famiglia.

Suona la sveglia. Devo mangiare. Ho dovuto programmare gli svegli nel telefono por non dimenticare di mangiare, al meno due volte al giorno… Patetico.

-        - Mammina, ciao. Come stai? Perché? No, no, non ti preoccupare, tutto bene. Dopodomani ci vediamo, voglio passare le vacanze con voi… Non piangere, mammina, dai… Sicuro… sto bene… soltanto voglio vedervi. Si… Si… tranquilla… A presto. Un bacione.

Domani è la presentazione dell’ultimo progetto. Dopo chiederò al capo le vacanze. Avrò un mese, per capire cosa voglio fare.

E prometto d’inscrivermi alle lezioni di Raks Sharki. “

Natalia.

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